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Vendere design all’estero? Ecco un buon suggerimento

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Per molte piccole medie imprese che producono arredamenti di qualità e complementi d’arredo di design può essere difficoltoso o complicato aprire un nuovo canale di vendita all’estero.

Le cose si fanno più semplici, però, se alcune imprese cooperano all’interno di un progetto.

Diego Paccagnella, designer e creativo 36enne ha ideato, insieme al docente di economia di Cà Foscari Stefano Micelli, un progetto di sviluppo per quattordici pmi. L’intento è quello di favorire un processo di internazionalizzazione necessario all’apertura di nuovi mercati che possano offrire l’opportunità di incrementare i profitti. Alcune tra le imprese presenti nel progetto sono leader del settore in quanto a qualità, facendo del “su misura” la propria strategia vincente.

Nasce allora Design-Apart.

Il progetto consiste nel creare uno showroom, un luogo dove queste aziende di artigianato industriale possano esporre le loro collezioni. Dove? Nel cuore della Grande Mela: Manhattan. Ma c’è molto di più, perché all’interno del locale dello showroom, Paccagnella vivrà insieme alla compagna e al figlio di un anno. L’obiettivo è quello di creare un nuovo tipo di showroom, in modo da poter trasmettere un reale valore aggiunto.

Gli showroom tradizionali non comunicano più nulla, noi mostreremo i mobili in un contesto di vita reale” spiega Paccagnella. Ma non sarà solo uno showroom-casa privata. Infatti sono state già definite varie iniziative volte a coinvolgere i nuovi clienti: cene a tema con la comunità dei creativi americani, incontri tra i clienti e i produttori, esibizioni di sartoria, corsi e workshop che coinvolgano le accademie di design di Manhattan e i laboratori artigianali di Brooklyn.

Paccagnella conta anche di organizzare dei tour in Italia, per far conoscere alle persone interessate le aziende nel loro concreto e il territorio dove operano per creare i loro prodotti qualitativamente superiori.

“La priorità è trasmettere alle persone un valore culturale” conferma il designer, che spiega come l’intero progetto sarà anche seguito in tempo reale giorno per giorno da un blog.

Nel concreto, grazie all’aiuto di uno store manager, i clienti saranno aiutati a creare l’arredamento specifico e personalizzato per le proprie case. Successivamente gireranno il progetto alle aziende in Italia che provvederanno alla produzione su misura.

Lo showroom offrirà un canale di vendita anche attraverso il sito internet, dove si potranno acquistare i prodotti di listino, che verranno spediti dall’Italia.

Infine il progetto prevede che lo showroom vivente si sposti con l’arrivo delle nuove collezioni, occupando un appartamento in un altro quartiere o in un’altra città, lasciando i mobili come pagamento dell’affitto.

“Vogliamo che la parte fisica sia snella e dinamica, replicabile in un altro contesto – conclude Paccagnella – che sia Los Angeles, Rio de Janeiro o Pechino”.

Intanto le imprese avranno acquisito una certa base commerciale in America senza dover affrontare lo sforzo di aprire uno store proprio.

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